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Avvocato Esperto in Successioni
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La successione
La successione è il fenomeno che si verifica al momento della morte di una persona e consiste nel subentro di uno o più soggetti nei rapporti giuridici del defunto e può avvenire per legge o per testamento.
Gli aspetti relativi alla successione sono sempre estremamente delicati e richiedono particolare attenzione perché coinvolgono una serie di rapporti personali e patrimoniali tra una platea di persone legate da rapporti di parentela e di altro genere (amore, amicizia, affari, interessi…). Da un lato, infatti, ci sono da tutelare le c.d. ultime volontà del soggetto rispetto alla fase successiva alla sua morte e, dall’altro, i diritti dei familiari più vicini nonché, spesso, quelli di altri soggetti.
Le peculiarità degli aspetti successori sono oggetto della disciplina normativa contenuta nel nostro codice civile che è focalizzata su due grandi aree:
- la tutela della libertà e della volontà del soggetto che deve disporre per il proprio “fine vita” che viene garantita attraverso la previsione da un lato di una corsia preferenziale alla volontà espressa nel testamento e, dall’altro del divieto dei patti successori. È sancita, infatti, la nullità di qualsiasi accordo con cui si disponga della propria successione o dei diritti che dipendono dalla successione non ancora aperta di un altro soggetto anche in ipotesi di rinuncia “preventiva”. Questo per l’appunto, al fine di tutelare al massimo la libertà di testare garantendola fino al momento prima della morte.
- la tutela del diritto a succedere dei familiari più vicini rispetto ai quali è sempre garantita dalla legge una quota c.d. di riserva sull’asse ereditario.
Come detto, la legge lascia ampio spazio all’autonomia e alla libertà nel disciplinare la sorte dei rapporti che fanno capo ad una persona dal momento in cui questa avrà cessato di vivere. Pertanto, la successione legittima, ossia prevista dalla legge, trova applicazione per il solo caso di mancanza di testamento
Le necessità di tutela dei vari soggetti coinvolti nella successione
La platea di coloro che necessitano di tutela, in relazione alla successione, è estremamente ampia estendendosi dal soggetto che intende disporre del proprio patrimonio per dopo la propria morte, a coloro che devono rivendicare alcuni diritti rispetto all’eredità, a chi, avendo ereditato, ha problemi in ordine allo scioglimento o alla gestione della c.d. comunione ereditaria.
In particolare, le più importanti tematiche in materia di successioni riguardano:
Il testamento
- olografo: scritto e firmato di proprio pugno interamente dal soggetto
- per atto pubblico: formalizzato davanti ad un Notaio
- segreto: consegnato ad un Notaio.
È pertanto fondamentale rispettare, a seconda dei casi, alcuni requisiti di forma che ove assenti ne possono compromettere la validità.
È altresì essenziale un’analisi delle volontà che si vogliono indicare in testamento per evitare di inserire previsioni invalide ad es. perché lesive dei diritti dei c.d. legittimari.
I diritti dei legittimari: il coniuge, gli ascendenti e i discendenti
La categoria dei legittimari è composta da coloro che, essendo i soggetti più vicini al defunto, hanno sempre diritto ad una quota del compendio ereditario che non può essere intaccata neanche con il testamento, proprio per questo motivo si parla di successione necessaria. Pertanto, l’analisi del patrimonio, che va ricostruito tenendo conto anche delle donazioni effettuate in vita dal de cuius, e dei soggetti legittimari è fondamentale per poter poi intraprendere le azioni a tutela degli aventi diritto, prima tra tutte la c.d. azione di riduzione. In tal modo si può chiedere ed ottenere l’inefficacia delle disposizioni testamentarie che ledano la c.d. quota di legittima.
La posizione degli eredi nella gestione di quanto ereditato
Anche nel caso di una successione ordinaria e “pacifica” possono insorgere dei conflitti tra gli eredi in relazione ai vari beni ereditati e alla gestione degli stessi. Ciò in quanto gli eredi si trovano ad essere comproprietari di uno o più beni; tipico il caso di immobili di proprietà del de cuius che vanno gestiti da uno o più eredi. Non di rado, in questi casi i contrasti insorgono con riguardo alla sorte da destinare ai beni (ad es. la vendita o la locazione degli stessi) ma anche in relazione alle spese che essi comportano (ad es. oneri condominiali).
Altrettanta attenzione meritano i casi in cui uno degli eredi era debitore del defunto, ad esempio per un prestito ricevuto. In tali ipotesi gli altri co-eredi ovviamente hanno diritto a recuperare la propria quota di “credito” nei confronti del coerede.
Queste sono solo alcune delle innumerevoli problematiche che possono insorgere in relazione ad una successione e rispetto alle quali la consulenza e l’assistenza di un Avvocato Youxta può consentire una gestione ottimale della situazione.
Successioni: argomenti più discussi
Si ereditano anche i debiti del defunto?
Si, l’erede subentra nei rapporti giuridici patrimoniali attivi e passivi del defunto; pertanto, non ha solo diritto a riscuoterne i crediti, ma deve anche pagarne i debiti. Nel caso in cui i debiti dovessero essere particolarmente ingenti, pertanto, potrà essere utile valutare l’idea di rinunciare all’eredità o comunque di procedere all’accettazione con beneficio di inventario che consente di tenere separato il patrimonio ereditato da quello personale dell’erede.
La rinuncia all’eredità fa perdere la pensione di reversibilità?
No, il diritto alla pensione di reversibilità è assicurato anche in caso di rinuncia all’eredità.
Cosa succede se gli eredi sono minorenni?
Nel caso di minori è obbligatoriamente prevista l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario, a tutela della posizione giuridica degli stessi. In questo caso, pertanto, i genitori dovranno procedere, nell’interesse dei figli all’accettazione beneficiata e alla redazione dell’inventario, chiedendo poi al Giudice Tutelare le autorizzazioni eventualmente necessarie per compiere atti dispositivi rispetto al patrimonio ereditato.
Cos’è la dichiarazione di successione?
È un adempimento di carattere fiscale che gli eredi devono compiere entro il termine di 12 mesi dal decesso del contribuente, con contestuale pagamento delle relative imposte. La mancanza della dichiarazione di successione o comunque l’eventuale ritardo non hanno nessun effetto sulla successione che opera in automatico i suoi effetti giuridici indipendentemente da ogni formalità.
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