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Avvocato Amministrativista
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Il procedimento e i provvedimenti amministrativi
L’attività della Pubblica Amministrazione si deve svolgere secondo i principi fondamentali dettati dalla Costituzione italiana secondo le regole di imparzialità, buon andamento e trasparenza al fine di consentire di raggiungere in ogni campo dell’attività amministrativa la soluzione che possa garantire nel migliore dei modi tutti i cittadini.
L’attività delle varie amministrazioni - dai Ministeri agli Enti locali - implica non solo importanti riflessi sulla collettività ma anche una serie di importanti ripercussioni sugli interessi e i diritti dei singoli cittadini.
La legge sul procedimento amministrativo detta una serie di regole generali che devono caratterizzare l’attività della P.A. e che valgono per tutti i procedimenti al fine di garantire i principi costituzionali e consentire ai singoli di avere contezza di quello che avviene all’esito del procedimento. Tra queste regole le più importanti sono: la comunicazione dell’avvio del procedimento, l’indicazione del responsabile del procedimento, la motivazione dei provvedimenti amministrativi, la possibilità di consentire l’accesso agli atti amministrativi a chi ha interesse.
Non di rado capita che vengano in conflitto interessi e diritti contrapposti non solo tra privati e singolo cittadino, si pensi all’espropriazione per realizzare una strada o alle norme dettate da un Piano Regolatore, ma anche tra diversi soggetti privati come ad esempio nel caso di concorsi pubblici, o di controversie urbanistiche tra vicini.
Inoltre, molto spesso capita di scontrarsi con l’inerzia o i disservizi della Pubblica Amministrazione che possono portare all’emissione di atti lesivi dei legittimi diritti dei soggetti privati che si trovano ingiustamente bloccati in attività fondamentali: dall’edilizia, alla salute, al lavoro, alla tutela ambientale.
In questo contesto capita molto spesso di vedersi notificare provvedimenti errati o di non ricevere nemmeno una risposta per le legittime richieste presentate.
Come tutelarsi nei confronti della Pubblica Amministrazione
In tutti questi casi è fondamentale farsi assistere sin da subito da un Avvocato Amministrativista esperto che possa esaminare la documentazione per verificare tutti i possibili motivi, sia formali che sostanziali di impugnazione, per capire la strada più utile per chiedere l’annullamento dell’atto lesivo dei tuoi interessi
Analogamente nel caso di silenzio della P.A. su domande e istanze presentate è fondamentale valutare di che tipo di silenzio si tratti: rifiuto, assenso o inadempimento, per capire se è utile la proposizione di un ricorso per il quale devono essere rispettate le tempistiche corrette.
È inoltre importante capire se la problematica può essere risolta con una semplice istanza in autotutela o se c’è necessità di un ricorso amministrativo al TAR. È fondamentale non compiere passi falsi e rispettare tutti gli aspetti procedurali, con particolare riferimento alle tempistiche, per evitare pronunce di inammissibilità del ricorso con conseguente conferma del provvedimento amministrativo, anche se invalido.
Inoltre, molto spesso, la P.A. rimane inerte anche dopo una sentenza di annullamento o di condanna per cui si deve procedere con un’ulteriore fase c.d. di ottemperanza per chiedere la nomina di un Commissario ad acta che, sostituendosi all’amministrazione inadempiente, provveda in tempi certi.
Argomenti più discussi
Come procedere se è scaduto il termine per proporre il ricorso al TAR?
I provvedimenti amministrativi possono essere impugnati in alternativa al TAR entro 60 giorni dalla pubblicazione o comunque dalla loro conoscenza oppure entro 120 giorni con ricorso straordinario al Capo dello Stato. Pertanto, se si è ancora nei 120 gg. si può “recuperare” l’impugnazione proponendo un ricorso al Presidente della Repubblica, per il quale non è necessario il patrocinio di un avvocato, in cui indicare tutti i motivi di illegittimità dell’atto amministrativo.
Si può impugnare il permesso di costruire rilasciato in favore del vicino?
Sì, il ricorso dovrà essere notificato al Comune che è la parte resistente e al vicino che è il c.d. controinteressato. È molto importante in questi casi il rispetto del termine di 60 gg. da quando si ha avuto conoscenza effettiva del permesso di costruire riconducibile ad es. all’affissione del c.d. cartello di cantiere. Può essere particolarmente utile esercitare il diritto d’accesso per verificare tutta la documentazione presente nel relativo procedimento.
Come partecipare comunque ad un concorso da cui si è stati esclusi?
Unitamente al ricorso per chiedere l’annullamento del provvedimento di esclusione è necessario chiedere in via cautelare al TAR di essere ammessi, seppur con riserva, alla partecipazione alle prove successive (ad es. prova orale dopo lo scritto).
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