Malattia per Causa di Servizio

Riconoscimento Causa di Servizio

  27 Novembre 2020

Scopri come ottenere il riconoscimento delle cause del servizio e i vantaggi che ne vengono

Malattia per Causa di Servizio

Cos’è la causa di servizio: presupposti, beneficiari e nesso causale tra danno subito e attività svolta

Il riconoscimento della “causa di servizio” consente a chi ha una malattia o ha subito una lesione per fatti accaduti a causa dello svolgimento del servizio di vedersi riconosciuti dei benefici economici e lavorativi.

I soggetti che possono avvalersi dell’istituto sono i dipendenti pubblici appartenenti al comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico (ad esempio, militari, forze di polizia, carabinieri). Nel caso di decesso del dipendente, anche i familiari superstiti (ad esempio il coniuge e i figli, anche maggiorenni, o i genitori) hanno diritto a determinati benefici.

La dipendenza dalla causa di servizio viene riconosciuta se il danno subito dal lavoratore è una conseguenza diretta o indiretta del servizio svolto. Tale nesso causale si verifica quando l’ infermità o la lesione o la malattia si verifica durante lo svolgimento del servizio o a causa di questo, e cioè quando la modalità dell’ attività lavorativa ha influito in modo esclusivo o rilevante sulla malattia al punto che questa non si sarebbe verificata, o si sarebbe manifestata in modo più lieve o più tardi.

Effetti del riconoscimento della causa di servizio: benefici e vantaggi a livello lavorativo, economico e retributivo

I benefici derivanti dal riconoscimento della causa di servizio sono molteplici e diversi a seconda dei casi e possono consistere in vantaggi che influiscono sia sulla posizione lavorativa sia sulla condizione economica e retributiva. Il dipendente cui sia riconosciuta la causa di servizio, infatti, può ottenere, a seconda dei casi:

  • il rimborso delle spese sostenute per le cure,
  • il diritto ad una mansione meno gravosa,
  • il trasferimento al ruolo civile,
  • il riconoscimento della condizione di vittima del dovere,
  • la maggiorazione degli scatti di anzianità sulla retribuzione (pari al 2,50% o all’1,25%),
  • l’ equo indennizzo,
  • l’indennità una tantum se l’invalidità non comporta l’impossibilità di prestare servizio
  • l’ erogazione della pensione privilegiata. 
Il procedimento di riconoscimento della causa di servizio: su domanda dell’interessato o d’ufficio

Il procedimento per il riconoscimento della causa di servizio può essere avviato mediante una domanda dell’ interessato o dei suoi eredi o, in alcuni casi, può essere avviato d’ufficio.

L’interessato deve presentare domanda entro 6 mesi dal verificarsi dell’evento dannoso, o dall’avvenuta conoscenza dell’infermità o dell’aggravamento della malattia, o entro 5 anni dal congedo se si intende accedere alla pensione privilegiata (10 anni nel caso di parkinsonismo in quanto malattia a lenta evoluzione). La fase di presentazione della domanda è particolarmente importante in ragione della scelta della documentazione medico – legale da allegare al fine di consentire all’amministrazione una valutazione completa sia sul tipo di infermità o lesione lamentati, sia sui fatti di servizio che hanno portato a tale condizione. È quindi utile allegare cartelle cliniche, perizie mediche di parte, referti di visite mediche, ma anche lo stato di servizio, le ore lavorate all’aperto, le ferie non godute, le testimonianze.

La domanda si presenta all’ Ufficio presso cui il dipendente presta il servizio o, nel caso di soggetto pensionato, all’ Ente presso cui il soggetto ha prestato l’ ultimo servizio. Il procedimento di riconoscimento è composto di vari passaggi.

  • Il primo consiste nella fase istruttoria svolta dall’amministrazione, che provvede ad allegare alla domanda anche le risultanze delle indagini interne, stilando altresì il Rapporto informativo sull’attività lavorativa.
  • Il successivo step si svolge davanti alla Commissione Medico – ospedaliera competente che, ricevuta la domanda e la relativa documentazione, procederà a convocare il dipendente o i suoi eredi per effettuare una visita medica, alla quale si potrà essere assistiti anche dal proprio medico o legale di fiducia. La Commissione medico – ospedaliera ha il compito di formulare la diagnosi, accertare la data di insorgenza della patologia o della sua stabilizzazione, ascrivendola alla categoria di cui alle tabelle A e B D.P.R. 834/81, ed effettuare il giudizio di idoneità, che potrà essere contestato entro i 10 giorni successivi alla notifica del verbale, con la conseguente convocazione della Commissione Medico- Ospedaliera di seconda istanza.
  • Il passaggio ulteriore consiste nel valutare la correlazione tra l’infermità accertata e i fatti di servizio. Tale accertamento è compiuto dal Comitato di Valutazione per le Cause di Servizio del Ministero dell’Economia e Finanze che ha ampi poteri istruttori e di valutazione.
  • La fase finale del procedimento consiste nell’emissione di un decreto di accoglimento o rigetto della domanda di riconoscimento della causa di servizio sulla scorta del parere del Comitato di valutazione, che può comunque essere disatteso con una decisione motivata.

Come impugnare il diniego di riconoscimento della causa di servizio: ricorso ordinario e straordinario

Il provvedimento di diniego può essere oggetto di ricorso al TAR entro 60 giorni o di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica del Decreto.

Per il caso di domanda di riconoscimento della causa di servizio collegata al trattamento pensionistico è possibile ricorrere alla Corte dei Conti. In tale ipotesi, non sono previsti termini di decadenza e si ha l’ulteriore vantaggio di poter beneficiare dei poteri istruttori molto più ampi della Corte dei Conti, che può anche acquisire atti e documenti ulteriori.

 

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