Pace Fiscale, rottamazione quater e Legge di Bilancio 2023: guida

  6 Febbraio 2023
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Le misure introdotte dal governo Meloni, nella legge di bilancio 2023 sono il tema della nostra guida. Andremo ad indagare nel dettaglio gli aspetti più interessanti e utili facendo affidamento alla fonte più autorevole, l’Agenzia delle Entrate. Entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono gli interventi previsti e le azioni da compiere.

L’ Agenzia delle Entrate sulla tregua fiscale: linee guida e dettagli

Con l’espressione “pace fiscale” si fa riferimento ad una serie di misure e interventi che permettono ai contribuenti di regolare la propria posizione con il Fisco. Grazie a questa manovra i contribuenti possono pagare le tasse e le imposte dovute senza l’applicazione degli interessi e delle sanzioni. Con la legge di bilancio 2023 il governo Meloni ha introdotto delle misure di “pace fiscale” che riguardano le cartelle esattoriali e gli avvisi di accertamento.

Tregua fiscale e rottamazione quater delle cartelle: cos’è e cosa prevede

Con la legge di bilancio 2023 è stata introdotta una manovra che prevede la possibilità di avere un’agevolazione su imposte, tasse e contributi non pagati. I contribuenti che intendono aderire provvedendo al pagamento avranno la possibilità di non pagare sanzioni e interessi di mora, anche nel caso di pagamenti rateizzati. In particolare verranno annullate le somme relative agli interessi, per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora. Rimangono dovute le spese di notifica delle cartelle di pagamento e il capitale dovuto per l’importo maturato come rimborso delle spese per le procedure esecutive.

Gli interventi più rilevanti riguardano la rottamazione quater e la cancellazione dei mini debiti sotto i mille euro.

Rottamazione quater: cos’è?

Viene definita “rottamazione quater” e riguarda la rottamazione delle cartelle e degli avvisi affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione nel periodo dal 2000 al 30/6/2022. E’ possibile presentare la domanda entro il 30/04/2023 in cui il debitore dichiara di prendersi l’impegno relativo ai carichi che deve pagare. Una volta inviata la dichiarazione di adesione alla definizione agevolata dei carichi pendenti, l’agente della riscossione avrà come tempo limite per comunicare ai debitori l’ammontare totale di quanto dovuto entro il 30/06/2023. Per i debitori la data di scadenza per il pagamento unico è il 31/7/2023 mentre se sceglieranno la rateizzazione dovranno pagare entro tale data il 10% del totale dovuto nella prima e nella seconda rata che ha come data di scadenza il 30/11/2023, con possibilità di un massimo di diciotto rate trimestrali. La domanda per la rottamazione va presentata in via telematica direttamente accedendo alla propria posizione personale sul sito di Agenzia delle Entrate Riscossione o dall’area pubblica del sito compilando il form ed inserendo il proprio indirizzo email.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze il 21/04/2023 ha annunciato la proroga del termine per aderire alla rottamazione al 30/06/2023 con conseguente slittamento dei termini per pagare.
Anche gli importi oggetto di precedenti domande di rateizzazione possono essere oggetti di rottamazione.

Cancellazione mini debiti

Si parla di cancellazione dei mini debiti relativamente alle cartelle che non superano i 1000 euro e fanno riferimento agli anni compresi tra il 2000 e il 2015. Rispetto a tale intervento un aspetto interessante riguarda le tempistiche, infatti è stato posticipato il termine di chiusura dell’operazione che sarà completata in via automatica dall’Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 31/3/2023, e non nel termine precedentemente indicato al 31/1/2023.

Per quel che riguarda gli importi oggetto della tregua fiscale è importante sapere che:
  • Per i crediti di competenza degli enti locali e degli enti previdenza privati è necessaria una delibera apposita da pubblicare entro il 31/1/2023 sui rispettivi siti (alcuni Istituti come Cassa Forense hanno aderito, altri come ENPAM no).
  • Per quanto riguarda le multe stradali e le sanzioni amministrative, l’annullamento riguarderà solo gli interessi (comprese le c.d. maggiorazioni) mentre dovranno essere pagate le sanzioni e il rimborso delle spese di notifica.

Per approfondire nel dettaglio ogni aspetto e capire come muoversi l’Agenzia delle Entrate fornisce aggiornamenti costanti sia per la procedura che per le faq.

E’ fondamentale, prima di prendere qualsiasi decisione in ordine all’adesione alla procedura di rottamazione dei carichi pendenti di procedere con una consulenza legale relativa alle cartelle di pagamento e/o agli avvisi di accertamento e di pagamento al fine di valutare l’opportunità di procedere in tal senso. La procedura di rottamazione infatti implica l’impossibilità di eccepire successivamente motivi di invalidità delle cartelle e comunque la rinuncia dei giudizi già in corso. Pertanto se gli importi richiesti non sono dovuti per vari motivi (ad es. nei casi di importi già corrisposti, prescrizione, nullità delle notifiche ecc.) la definizione agevolata potrebbe non essere la scelta giusta.

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