Prescrizione: Cos'è e Come Funziona nei Diversi Ambiti del Diritto

  20 Aprile 2024

La prescrizione è un concetto di grande importanza che riguarda molti lati del diritto. In questo articolo affronteremo degli aspetti che riguardano la prescrizione, dalla definizione pura e semplice fino ad arrivare al funzionamento e agli ambiti in cui viene applicata.

Vedremo anche la legge sulla prescrizione, quando la prescrizione non è prevista e quando invece avviene un’interruzione della prescrizione.

Prescrizione: cos’è e come funziona

Nel diritto si parla di prescrizione per definire il lasso di tempo che la legge riconosce ad un soggetto per esercitare il proprio diritto. Scaduto quel lasso tempo, la persona non ha più possibilità di reclamare quel diritto, dal momento che sono scaduti i termini della prescrizione, quindi è finito quel periodo di tempo riconosciuto dalla legge per far valere il proprio diritto.

Non tutti i diritti prevedono una prescrizione, infatti i diritti indisponibili come il diritto alla personalità o il diritto alla potestà dei figli non possono essere prescritti, come anche alcuni diritti disponibili ad es. il diritto di proprietà.

Abbiamo dato una definizione estesa del concetto di prescrizione, ma la legge presenta una serie di sfumature che ci permettono di capire come funziona la prescrizione. Vediamolo in modo schematico per fissare meglio i concetti:

  1. La prescrizione inizia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere.
  2. Scaduti i termini della prescrizione, non è possibile far valere il proprio diritto.
  3. Una volta scaduti i termini di prescrizione, il soggetto beneficiario può rinunciare alla prescrizione e quindi al proprio beneficio e permettere all’altro soggetto di fare richiesta per far valere il proprio diritto.
  4. In un contratto non è possibile definire i termini di prescrizione, perché è la legge che stabilisce i tempi.
  5. Non è possibile rinunciare alla prescrizione prima della scadenza dei termini stabiliti per legge.
  6. La parte che ha un interesse legato alla prescrizione può fare richiesta al giudice per rilevare la prescrizione del diritto.

Come vedremo più avanti la prescrizione si applica in diversi ambiti del diritto e le normative che la regolano dipendono dal campo di applicazione e determinano i tempi di prescrizione.

La legge stabilisce che la prescrizione ordinaria estintiva è di 10 anni ed è inderogabile, ma ci sono alcuni casi in cui la prescrizione ha una tempistica più breve, la prescrizione presuntiva, come:

  • per il risarcimento del danno derivato da un fatto illegale i tempi di prescrizione sono di 5 anni,
  • per il risarcimento di un danno prodotto dalla circolazione di veicoli i tempi di prescrizione sono di 2 anni,
  • per i diritti relativi al contratto di spedizione e trasporto la prescrizione varia tra i 12 e i 18 mesi a seconda dell’area geografica in cui avviene il trasporto, dentro o fuori dall’Europa.

Volendo schematizzare le due tipologie di prescrizione:

  • la prescrizione presuntiva ha un termine che può essere anche tra i 1 e 3 anni. Prevede la possibilità che il debitore abbia già “presumibilmente” saldato il debito e che l’altro soggetto ha modo di dimostrare che non è stato saldato tra uno e tre anni, a seconda della tipologia di debito.
  • la prescrizione estintiva invece ha una durata di 10 anni o di 5 anni e fa esclusivo riferimento al fatto che nell’arco di un determinato periodo non è stato esercitato un diritto. Il suo scopo è quello di garantire i rapporti giuridici.

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Differenze della prescrizione nei vari ambiti del diritto

Il diritto italiano prevede la prescrizione civile e prescrizione penale. In questo approfondimento parleremo esclusivamente della prescrizione civile, per approfondire poi in un articolo dedicato gli aspetti legati alla prescrizione penale e ai termini della riforma che riguarda esclusivamente questo ambito del diritto. Concentriamoci dunque su una differenziazione in termini, laddove la prescrizione civile riguarda la cessazione di un diritto allo scadere di un determinato lasso di tempo stabilito per legge. Mentre la prescrizione penale riguarda le cause di estinzione del reato.

Gli ambiti del diritto in cui viene applicata la prescrizione civile sono numerosi, fatto salvo di alcuni diritti fondamentali che non possono essere prescritti. La prescrizione amministrativa, dalle multe al bollo auto fino alle cartelle esattoriali, ma anche la prescrizione per abusivismo edilizio. Vedremo nel dettaglio ognuna di queste tipologie di prescrizioni.

Legge sulla prescrizione: cosa prevede?

La prescrizione civile è regolata dal codice civile dall’articolo 2934 all’articolo 2963. L’articolo 2934 riporta chiaramente:

  • (Estinzione dei diritti) “Ogni diritto si estingue per prescrizione, quando il titolare non lo esercita per il tempo determinato dalla legge. Non sono soggetti alla prescrizione i diritti indisponibili e gli altri diritti indicati dalla legge.”

Gli articoli del codice civile a seguire fino all’articolo 2963 specificano i termini della prescrizione fino all’interruzione.

Interruzione della prescrizione: cos’è?

Abbiamo visto più volte nei precedenti paragrafi il riferimento all’interruzione della prescrizione, anche negli stralci normativi. Cosa significa dal punto di vista pratico interruzione della prescrizione?

Partiamo dalla normativa che direttamente dal codice civile riporta un articolo in cui definisce l’interruzione della prescrizione:

  1. Articolo Art. 2944 del codice civile (Interruzione per effetto di riconoscimento). La prescrizione è interrotta dal riconoscimento del diritto da parte di colui contro il quale il diritto stesso può essere fatto valere.

Quindi, volendo semplificare l’interruzione della prescrizione avviene quando il soggetto esercita il proprio diritto e questo viene riconosciuto. L’interruzione non deve essere confusa con la sospensione perché il termine della prescrizione riprende il suo corso alla fine dell’interruzione senza conteggiare il tempo intercorso durante l’interruzione. Inoltre la sospensione agisce in contesti diversi rispetto alla prescrizione come:

  • tra coniugi
  • tra tutori di soggetti a loro sottoposti
  • tra tutori e il minore
  • tra erede e eredità, ecc.

Quando si verifica l’interruzione della prescrizione?

Possiamo individuare tre situazioni in cui si verifica l’interruzione della prescrizione:

  1. quando viene fatta la proposizione di domanda giudiziale. In questo caso l’interruzione dura fino alla sentenza.
  2. in caso di atto di costituzione in mora.
  3. quando avviene il riconoscimento del debito da parte del soggetto.

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Abbiamo illustrato un quadro generale che inserisce la prescrizione all’interno del contesto giuridico, ma il modo migliore per comprendere il significato di prescrizione è andare a toccare gli aspetti della quotidianità che riguardano personalmente ognuno di noi, come ad esempio la prescrizione dell’IMU o delle multe.

La prescrizione per l’IMU

Come funziona la prescrizione per l’IMU? Per quanto riguarda la prescrizione di imposte e tributi, la questione più dibattuta nelle Commissioni Tributarie riguarda i termini entro i quali l’ente può consegnare l’atto al contribuente senza far maturare l’imposta o la prescrizione del tributo.

Il termine di consegna quindi è quello al momento della spedizione dell’atto o della ricezione del contribuente? Tra le due situazioni possono passare anche cinque giorni. Se l’atto arriva nelle mani del contribuente dopo la data di scadenza dell’atto quest’ultimo ha diritto di ricorrere in sede giudiziale per far valere il proprio diritto di prescrizione di imposta.

Nel caso specifico dell’IMU, la prescrizione è quinquennale. Se hai bisogno di assistenza legale per far valere il tuo diritto in sede giudiziale contatta gli avvocati di Youxta per una consulenza legale.

La prescrizione delle multe: ecco come funziona

La prescrizione delle multe segue lo stesso principio della prescrizione amministrativa, si tratta di prescrizione presuntiva e avviene dopo cinque anni dall’ultima notifica formale ricevuta dal debitore. A distanza di novanta giorni dalla data di scadenza della prescrizione il debito decade, ma nel caso in cui dovesse arrivare una cartella di notifica della multa dopo questi termini è possibile procedere con un ricorso per contestarla.

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La prescrizione del bollo auto

Il pagamento del bollo è una tassa automobilistica regionale che può essere soggetta a prescrizione. Per quanto riguarda le regioni a statuto ordinario il bollo è di competenza della regione, mentre nelle regioni a statuto speciale, il bollo è un tributo erariale.

La prescrizione del bollo auto è prevista dopo il terzo anno. Se non avviene nessun accertamento alla fine del terzo anno dopo il mancato pagamento va in prescrizione in base a quanto stabilito dal Decreto legge 953/82 all’articolo 5.

Un aspetto importante riguarda la notifica. Infatti per quanto riguarda la prescrizione del bollo auto, il termine a tre anni vale per l’avviso di accertamento e per la cartella di pagamento, tenendo presente l’interruzione prescrizionale. Infatti con la notifica dell’atto viene interrotto il termine di prescrizione che ricomincerà da capo per altri tre anni, come abbiamo spiegato nella parte dedicata alla definizione della prescrizione.

Prescrizione delle cartelle esattoriali

Le cartelle esattoriali sono la documentazione che avvisa di un debito verso l’Agenzia delle Entrate. Generalmente oltre al debito viene riportata anche la sanzione correlata e le tempistiche entro il quale effettuare il pagamento.

Quando vanno in prescrizione le cartelle esattoriali? Trattandosi di imposte, i termini di prescrizione variano a seconda della tipologia di imposta.

Abbiamo anticipato come spesso nelle cartelle esattoriali vengano riportate anche le sanzioni tributarie e gli interessi legati al debito. In questo caso, tutte le sanzioni tributarie compresi gli interessi hanno come termine di prescrizione 5 anni.

Prescrizione ordinaria di 10 anni per le cartelle esattoriali

Per alcune tipologie di cartelle esattoriali notificate dall’Agenzia delle Entrate, la prescrizione è ordinaria, quindi le tempistiche arrivano a 10 anni. Parliamo di cartelle esattoriali per:

  • imposte di registro
  • imposte di bollo
  • imposte di successione
  • imposte ipocatastali
  • IRPEF
  • IRES
  • IRAP
  • IVA

Prescrizione di 5 anni per le cartelle esattoriali

Per alcuni tributi locali come IMU, TARI, TASI, TARSU, per i diritti camerali e per la tassa di concessione governativa la giurisprudenza si è divisa tra prescrizione ordinaria di 10 anni e prescrizione quinquennale.

Se hai bisogno di un supporto legale per venire a capo della tua situazione con l’Agenzia delle Entrate e comprendere meglio i termini di prescrizione, richiedi una consulenza legale agli avvocati di Youxta.

Abusivismo edilizio: come funziona la prescrizione

L’abuso edilizio è un reato come stabilito dal “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” D.P.R. 380/2001 e nello stesso tempo è un illecito amministrativo.

La prescrizione per il reato di abusivismo edilizio può andare in prescrizione in 4 anni se non avviene l’interruzione della prescrizione oppure in 5 anni se sono presenti atti di interruzione della prescrizione. Ma attenzione perché l’illecito amministrativo non è soggetto a prescrizione, il che significa che l’ente potrà richiedere la demolizione dell’immobile o sanzioni in qualsiasi momento.

Come abbiamo visto in questo approfondimento la materia relativa alla prescrizione è molto vasta e complessa, varia da caso a caso e per questo necessita di un approccio professionale dedicato al caso specifico. A tale proposito, se hai bisogno di assistenza legale puoi richiedere una consulenza ai nostri avvocati di Youxta.

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