Cancellazione di una Società dal Registro delle Imprese: Tutto quello che c'è da sapere

  13 Giugno 2023
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Cosa succede quando chiude una società di capitali, quali sono i passaggi da seguire e chi risponde degli eventuali debiti della società cancellata? Cosa significa cancellare una società dal Registro delle imprese?
Ci sono molte domande che ruotano attorno al tema della gestione delle imprese e in questo articolo andremo a trattare un argomento specifico che riguarda la cancellazione dal Registro delle imprese.
Le norme di legge ci aiuteranno a capire il campo di applicazione, le tempistiche e le responsabilità dei soggetti coinvolti e nella nostra guida andremo ad esplorare nel dettaglio gli aspetti più interessanti per gli amministratori delle imprese ma anche per i potenziali fornitori che devono riscuotere pagamenti da una società in liquidazione. Indagheremo come avviene la cancellazione di una società con debiti e chi risponde dei debiti della società cancellata.

Cosa succede quando si chiude una società?

Per arrivare alla cancellazione della società dal Registro delle imprese si deve prima di tutto chiudere la società. I passaggi per arrivare alla fase finale, che comprende proprio la cancellazione della società dal Registro delle imprese, sono ben definite.

Le fasi per la chiusura e cancellazione della società sono le seguenti:

  • scioglimento della società e accertamento delle motivazioni;
  • liquidazione della società;
  • cancellazione dal Registro delle imprese;
  • chiusura definitiva della società.

All’interno di questo quadro apparentemente semplice da applicare, è necessario tenere in considerazione alcune variabili legate alle condizioni in cui versa la società.

Andiamo a vedere nel dettaglio come funziona:

  • la cancellazione di una società in liquidazione
  • la cancellazione di una società con debiti

Infine vedremo anche quali sono gli effetti e chi risponde dei debiti della società.

Cancellazione di una società in liquidazione: come funziona

Come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, si arriva alla fase di liquidazione della società dopo aver accertato le cause dello scioglimento. Nel dettaglio gli amministratori devono dichiarare la causa di scioglimento della società oppure i soci devono riunirsi in assemblea e deliberare lo scioglimento.
Con la fase di liquidazione la società deve limitare la propria attività esclusivamente al pagamento delle passività. Infatti per liquidazione di una società si intende la trasformazione di tutti i beni di proprietà della società in denaro liquido che sarà gestito dal liquidatore per saldare i debiti della società.

Qualora dovesse restare un residuo attivo, questo andrebbe distribuito ai soci come rimborso. Una volta terminato il periodo della liquidazione la società viene estinta e quindi cancellata dal Registro delle imprese.
In queste poche righe abbiamo semplificato la procedura per arrivare a parlare dei riferimenti normativi che supportano questa procedura e che possono specificare meglio tutto il processo.

Riteniamo utile una distinzione in merito alla liquidazione di una società.
Infatti, la situazione cambia a seconda della tipologia di società:

  • per le società di capitali (S.r.l, S.p.a., S.a.p.a., S.r.l.s.) la liquidazione è necessaria,
  • per le società di persone la liquidazione è facoltativa e sono i soci stessi che possono stabilire come procedere.

In base a quanto riferito, fino a quando la società non ha completato la fase di liquidazione non si può procedere alla cancellazione dal Registro delle imprese. Vediamo brevemente la differenza di procedura tra una società di capitali e una di persone in fase di liquidazione, ma non prima di inserire tutto all’interno del quadro normativo.

Cancellazione di una società dal Registro delle imprese: riferimenti normativi

Il codice civile entra in gioco nel trattamento degli effetti della cancellazione di una società dal Registro delle imprese. In particolare è molto utile fare riferimento all’articolo 2495 del codice civile. Nel testo dell’articolo vengono definite le regole sugli effetti della cancellazione della società dal Registro delle Imprese, come vedremo nel dettaglio più avanti.
Risulta molto utile anche il riferimento all’art. 28, 4° co., D.Lgs. 21/11/2014, n. 175, che ha introdotto un’importante diversificazione di quelli fiscali rispetto agli altri debiti societari.

Cancellazione di una società di persone in liquidazione

Volendo semplificare e riassumere cosa succede quando una società di persone va in liquidazione per arrivare alla cancellazione dal Registro delle imprese possiamo elencare dei punti con i relativi riferimenti normativi:

  • In base a quanto stabilito dagli articoli 2274 e 2279 del codice civile, nel momento in cui si avvia lo scioglimento della società, liquidatori e amministratori non possono compiere nessuna azione.
  • In base all’articolo 2277 del codice civile, l’amministratore sarà responsabile di conservare il patrimonio della società, i libri sociali e l’inventario attivo e passivo della società, da consegnare poi al liquidatore.
  • In base all’articolo 2274 del codice civile, se la società aveva preso impegni precedenti allo scioglimento, gli amministratori possono compiere azioni urgenti in virtù degli impegni già presi. Questo non esclude però la possibilità che i creditori agiscano contro l’amministratore.
  • In base all’articolo 2275 del codice civile, quando una società di persone viene messa in liquidazione, la sua gestione passa dunque al liquidatore o al collegio di liquidatori che deve essere nominato con il consenso di tutti i soci o dal presidente del Tribunale.

Una volta completata la fase di liquidazione, a due mesi dalla comunicazione ai soci, dovrà essere presentata alla Camera di Commercio l’istanza di cancellazione. All’istanza non dovrà essere allegato il bilancio, mentre è necessario allegare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui si attesti che nessuno si è opposto al bilancio finale. Questa dichiarazione viene sottoscritta direttamente dal liquidatore.

Le tempistiche di cancellazione possono essere più veloci se i soci approvano espressamente il bilancio finale attraverso le dichiarazioni allegate e firmate da ciascuno.

Cancellazione di una società di capitali in liquidazione

Per quanto riguarda la cancellazione di una società di capitali, la procedura a partire dalla liquidazione è diversa. Infatti, in base all’articolo 2487 del codice civile deve essere convocata l’assemblea dei soci per definire il numero di liquidatori, la loro nomina e i criteri di svolgimento della liquidazione.
I liquidatori devono poi procedere all’iscrizione del provvedimento entro 30 giorni nel Registro delle imprese.
Nel caso in cui gli amministratori delle società non provvedano alla nomina dei liquidatori, sarà il Tribunale a nominare dando avvio alla procedura di liquidazione.

Una volta completata la liquidazione, in base all’articolo 2496 del codice civile, i libri della società devono essere depositati all’Ufficio del Registro delle imprese.
Infatti al momento della cancellazione le società di capitali devono dichiarare gli estremi del deposito.

Per avviare la pratica di cancellazione della società dal Registro delle imprese, le società di capitali devono depositare prima l’iscrizione del bilancio finale di liquidazione e poi avviare la richiesta di cancellazione, una volta passati 90 giorni dalla data di iscrizione al Registro delle imprese del bilancio finale di liquidazione. Alla richiesta di cancellazione andrà allegata la dichiarazione sostitutiva di atto notorio sottoscritta dal liquidatore, dove risulti che non ci sono opposizioni al bilancio presentato.

Se il bilancio è stato approvato è possibile avviare un unico provvedimento per il deposito di bilancio e la cancellazione in base a quanto espresso nella nota n. 3289 del 10 gennaio 2013 del Ministero dello Sviluppo Economico.

Cancellazione di una società di persone con debiti: cosa sapere

Le procedure che portano alla chiusura di una società di capitali e di persone le abbiamo spiegate nel dettaglio nei paragrafi precedenti, dove abbiamo anche visto come la fase di liquidazione sia sostanzialmente differente quando si tratta di una società di persone rispetto alla società di capitali. Quando la volontà è quella di chiudere, prima di procedere alla cancellazione dal registro delle imprese è necessario verificare la presenza di debiti.

Come si fa a chiudere una società con i debiti? In base all’articolo 2495 co, 2 del codice civile la cancellazione delle società di persone e di capitali determina l’effettiva cancellazione della società e di conseguenza, in caso di debiti ancora pendenti, questi ricadono sui soci che ne rispondono personalmente, non essendo più la società un soggetto giuridico.
Nel momento in cui una società risulta cancellata dal Registro delle imprese decade su di essa ogni responsabilità. I creditori però potranno far valere i loro diritti sugli ex soci e liquidatori.

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Cancellazione di una società di capitali dal registro imprese: effetti

Così come per le società di persone, anche per la società di capitali qualora si dovesse procedere alla cancellazione della società dal Registro delle imprese in presenza di debiti, la cancellazione sarebbe in ogni caso effettiva. E i creditori a chi devono rivolgersi per il saldo del debito?
L’articolo 2495 del codice civile disciplina proprio gli effetti della cancellazione di una società dal Registro delle imprese e dispone che i creditori sociali possano

  • “far valere i loro crediti nei confronti dei soci, fino alla concorrenza delle somme da questi riscosse in base al bilancio finale di liquidazione, e nei confronti dei liquidatori, se il mancato pagamento è dipeso da colpa di questi. La domanda, se proposta entro un anno dalla cancellazione, può essere notificata presso l’ultima sede della società.”

Inoltre è interessante e utile riportare un’importante diversificazione rispetto ai debiti societari, introdotta dall’art. 28, 4° co., D.Lgs. 21/11/2014, n. 175. Questa norma prevede che la cancellazione della società abbia effetto solo decorsi cinque anni dalla richiesta di cancellazione del Registro delle imprese per gli atti relativi ai contributi e ai loro accessori ma anche ai tributi di:

  • liquidazione,
  • accertamento,
  • contenzioso,
  • riscossione.

Questa norma prevede quella che viene definita “sopravvivenza fiscale”, che è stata censurata di incostituzionalità per violazione del principio di uguaglianza. Con la sentenza 142/2020 della Corte Costituzionale le censure formulate non sono state ritenute fondate e la norma pertanto è pienamente efficace.

Rottamazione quater: accesso alla rateizzazione per le società chiuse

Una società chiusa con carichi pendenti come può, alla luce di quanto definito, farsi carico delle pendenze? In base a quanto visto la disciplina normativa in relazione alla definizione dei carichi pendenti, introdotta dalla legge di Bilancio 2023 non prevede delle disposizioni specifiche in merito alle società cancellate.

Inoltre in ragione del fenomeno di “sopravvivenza fiscale” delle società sopra descritto e del coinvolgimento dei soci della società cancellata, si ritiene che possa accedere alla “rottamazione quater”. Sarà utile procedere alla richiesta di un prospetto informativo relativamente alla società in liquidazione direttamente all’Agenzia delle Entrate Riscossione per verificare gli effettivi importi che possono essere oggetto di valutazione anche per la eventuale rottamazione.

Chi risponde dei debiti della società cancellata?

Quando una società viene cancellata dal registro delle imprese i debiti pendenti della società ricadono sugli ex soci e sui liquidatori. Abbiamo visto però, che in base al fenomeno della “sopravvivenza fiscale” c’è la possibilità di rateizzare. Non solo, ci sono altre situazioni che possono verificarsi e ricadere sui soci che devono rispondere dei debiti della società cancellata.

Cosa fare se viene notificata una cartella dopo un anno dalla cancellazione della società dal registro delle imprese

In caso di notifica di cartella di pagamento dopo un anno dalla cancellazione della società non è da considerare automaticamente nulla o non valida.

Il motivo è da ricercare sempre nell’articolo 2495 del codice civile il quale prevede che la domanda dei creditori sociali nei confronti dei soci della società estinta può essere proposta entro 1 anno dalla cancellazione della società presso la sede di quest’ultima.

Numerose sentenze della Cassazione hanno confermato questo principio con riferimento ai crediti fiscali, accertando che la notifica oltre 1 anno è nulla. Queste sentenze però, sono tutt’altro che automatiche. Infatti sono state emesse dopo lunghi contenziosi in cui l’Agenzia delle Entrate ha sempre sostenuto il contrario ed ha attivato procedure in forza di cartelle di pagamento notificate in modo errato. Inoltre, le sentenze della Corte di Cassazione, pur costituendo importanti precedenti, non trovano applicazione automatica anche per i casi successivi benché analoghi a quelli decisi.

Va anche considerato che le sentenze alle quali si fa riferimento come precedenti, pur essendo recenti (2021, 2022) si riferiscono a casi in cui la disciplina applicabile ai debiti tributari delle società cancellate era quella dell’art. 2495 c.c. prima dell’entrata in vigore della “sopravvivenza fiscale”. Quindi, potrebbero essere notificate ulteriori cartelle alla società anche se cancellata ormai da molto tempo e nel caso bisognerebbe valutare un ricorso, dal momento che non è previsto nessun automatismo di legge.

Abbiamo affrontato un argomento molto complesso e ricco di specifiche di cui si occupano gli avvocati di diritto societario e fiscale. Se vuoi approfondire l’argomento e necessiti di una consulenza sulla cancellazione di una società dal Registro delle imprese contattaci per avere un consulto con i nostri avvocati di Youxta.

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